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STORIA DELLA MEDICINA

Ambiguità sessuale nel mondo antico: aspetti morfologici e fisiopatologici (a cura di Marco Rossi)

Introduzione
Lo studio delle fonti storiche, letterarie e delle opere d’arte provenienti dalla Grecia antica costituisce una fonte pressoché inesauribile di elementi e testimonianze anche in campo medico. Numerose sono le descrizioni sia di anomalie sessuali (ermafroditismo ed irsutismo) sia di disturbi di natura psichiatrica come il narcisismo (il mito del bel Narciso), il travestitismo (Achille vestito da donna all’isola di Sciro per sottrarsi alla guerra di Troia ove lo aspetterà un funesto destino, oppure Dioniso che veste Penteo da donna), la follia (l’ira di Achille, la follia di Aiace, di Eracle, di Medea).

Sesso ed ambiguità sessuale
Per quanto concerne il sesso e le sue ambiguità, vengono subito alla mente le figure di Ermafrodito e di Androgine. Il primo rappresenta un soggetto che mescola caratteri sessuali maschili con quelli femminili (viso femmineo, lunghi capelli ma con genitali maschili), il secondo invece è la rappresentazione di una donna con la barba.

Iconografia e fonti letterarie
Ermafrodito era un giovinetto con lunghi capelli e seno femminile, nato dall’unione tra Ermes ed Afrodite, una creatura dal doppio sesso.
Secondo altre fonti Ermafrodito era un giovane di cui si invaghì la ninfa di Caria, Sàlmace.
Nel vano tentativo di sottrarsi a Sàlmace che lo inseguiva nel bosco, Ermafrodito si tuffò tra le acque di uno stagno, ma fu raggiunto dalla ninfa.
I due giovani, per intervento degli dei, furono uniti indissolubilmente in un solo corpo con duplice aspetto: maschile e femminile.
Molto interessante è anche la figura di Androgine, generalmente una donna rappresentata con la barba, possibile espressione di irsutismo (eccessiva crescita pilifera con distribuzione di tipo maschile alvolto, dorso, arti).
La nascita di queste due figure molto enigmatiche va fatta probabilmente risalire alle antiche civiltà pre-elleniche.
Si trattava infatti di un periodo storico in cui le divinità olimpiche non erano ancora comparse, dove vigeva il culto dell’antica madre terra (NOTA) e dove l’ordinamento sociale era basato sul matriarcato.
Ermafrodito ed Androgine da un punto di vista religioso simboleggiano, pertanto, la fase di transizione dal matriarcato al patriarcato.
Come documenta Robert Graves, Ermafrodita è il divino paredro che si sostituisce alla regina e porta un seno finto. Androgino invece è la figura della madre di un clan pre-ellenico che ha rifiutato l’ordine patriarcale e, allo scopo di mantenere il potere e legittimare i suoi figli, indossa una falsa barba.
Plinio ci ricorda che Policlide è l’autore di un celebre Ermafrodita.
Presso l’Allard Pierson Museum di Amsterdam è conservata una statua acefala con capelli lunghi lungo le spalle, seni di giovane donna ed organi genitali maschili.
E’ interessante notare che le rappresentazioni che combinano busto maschile con genitali femminili sono rare.
Altri esempi di ambiguità sessuale o di variazione del sesso nel corso della vita, sono dati da Tiresia: inizialmente uomo, poi trasformato in donna e quindi nuovamente in uomo.
Altre figure sono quelle descritte nel II sec. a.C. di Callo-Callone di Epidauro e di Eraide-Diofante: dopo essere state maritate in età prepuberale, sarebbero divenute in seguito maschi.

Conclusioni
Lo studio delle fonti letterarie e della Storia dell’Arte sono di grande utilità, anche per il medico, per ricostruire quadri patologici verificatisi nel passato.
Lo studio della Cultura Classica in senso lato (letteratura, storia, arte, filosofia) rappresenta un elemento di grande valore non solo per la formazione culturale del singolo, ma anche perchè permette di acquisire, di sviluppare e di affinare quella sensibilità necessaria per confrontarsi con il prossimo. Tale sensibilità prende il nome di Humanitas.
La facoltà di medicina va considerata a pieno diritto una facoltà umanistica poichè il campo dell’indagine e il centro di ogni decisione clinica è rappresentato dall’Uomo.

Bibliografia essenziale
Robert Graves, Miti Greci, Longanesi
Harrison, Trattato di Medicina Interna, Mc Graw-Hill
M. Grmek e D. Gourevitch, Le malattie nell’antica Grecia, Giunti
L. Premuda, Storia della Medicina, CEDAM

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